Iniziativa parlamentare 21.403 CSEC-N Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna
Il programma d’incentivazione della Confederazione teso a promuovere la custodia di bambini complementare alla famiglia dovrebbe essere sostituito in modo duraturo da una nuova legge, che il Parlamento sta elaborando.
L’iniziativa parlamentare 21.403 CSEC-N Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna, depositata dalla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N), chiede che il programma d’incentivazione venga sostituito con una nuova forma, permanente, di sostegno. L’obiettivo è di promuovere la conciliabilità tra vita familiare e vita professionale, come pure di migliorare le pari opportunità per i bambini. La CSEC-N ha proposto un progetto per introdurre un contributo federale ai costi per la custodia istituzionale di bambini complementare alla famiglia a carico dei genitori e accordi di programma tesi a promuovere tale custodia e il sostegno alla prima infanzia.
Il Consiglio federale condivide il parere secondo cui occorre promuovere ulteriormente la custodia di bambini complementare alla famiglia e gli enti pubblici devono ridurre in misura maggiore i costi a carico dei genitori per tale custodia, in particolare nell’attuale contesto di carenza di lavoratori qualificati. Tuttavia, è fondamentalmente contrario all’introduzione di un contributo federale destinato a tal fine. Da un lato, infatti, la custodia complementare alla famiglia è di competenza dei Cantoni e rientra anche fra le responsabilità dei datori di lavoro; dall’altro, la difficile situazione finanziaria della Confederazione non consente di assumere ulteriori impegni. Il Consiglio federale formula inoltre alcune proposte per il caso in cui il Parlamento decida di entrare in materia sul progetto. Chiede tra l’altro di ridurre il contributo federale al 10 per cento e di garantire un controfinanziamento dei Cantoni riducendo la loro quota all’imposta federale diretta. Il Consiglio federale respinge gli accordi di programma.
Nel marzo del 2023 il Consiglio nazionale ha adottato il suo progetto di legge, che prevedeva un contributo federale pari al 20 per cento dei costi medi per un posto di custodia, da versare direttamente ai genitori con figli affidati a un servizio di custodia istituzionale, a partire dalla loro nascita fino alla fine dell’obbligo scolastico . Inoltre, il Consiglio nazionale sostiene l’allestimento di accordi di programma tra la Confederazione e i Cantoni con un credito d’impegno di 224 milioni di franchi per quattro anni.
Nel dicembre del 2024 il Consiglio degli Stati ha, dal canto suo, proposto un progetto di legge basato sul modello di un nuovo assegno di custodia fondato sulla legge sugli assegni familiari (LAFam) per la custodia dei bambini fino agli otto anni di età effettuata in una lingua nazionale sul territorio svizzero, il cui finanziamento verrà disciplinato dai Cantoni. Inoltre, la medesima Camera auspica che l’assegno di custodia sia da una volta e mezza a due volte superiore per i bambini con disabilità. Il modello del Consiglio degli Stati non contempla gli accordi di programma. Infine, l’iniziativa parlamentare 21.403 è stata proposta quale controprogetto indiretto all’iniziativa popolare Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (Iniziativa sugli asili nido).
Nel maggio del 2025 il Consiglio nazionale si è allineato sul principio al Consiglio degli Stati approvando il suo modello e proponendo anch’esso che il progetto di legge funga da controprogetto indiretto all’iniziativa sugli asili nido. Il Consiglio nazionale si oppone però alle restrizioni previste in termini di lingua e luogo della custodia. Inoltre, la medesima Camera auspica che l’assegno di custodia sia da una volta e mezza a tre volte superiore per i bambini con disabilità. In aggiunta, essa ribadisce la propria posizione e intende reintegrare nel progetto di legge gli accordi di programma. Il credito d’impegno approvato a tal fine ammonta ora a 200 milioni di franchi su quattro anni.
La procedura di appianamento delle divergenze è in corso.
Come esposto in precedenza, il Consiglio federale si è opposto al progetto iniziale del Consiglio nazionale, in particolare per la mancanza di un controfinanziamento. È invece favorevole all’esame del modello alternativo proposto dal Consiglio degli Stati, il quale prevede un nuovo assegno familiare per sgravare i genitori che ricorrono alla custodia istituzionale complementare alla famiglia per i propri figli. Inoltre, l’introduzione di un assegno di custodia disciplinato nella LAFam, che non comporterebbe alcun trasferimento di spese alla Confederazione, corrisponderebbe allo scopo degli assegni familiari, che è di compensare parzialmente l’onere finanziario rappresentato da uno o più figli. Poiché gli assegni familiari sono legati all’esercizio di un’attività lucrativa, il rischio di effetti inerziali si ridurrebbe. Infine, la soluzione proposta dal Consiglio degli Stati rispetta la ripartizione dei compiti tra la Confederazione e i Cantoni.
In attesa dell’eventuale entrata in vigore del progetto di legge in attuazione dell’iniziativa parlamentare 21.403 CSEC-N Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna, il 27 settembre 2024 il Parlamento ha deciso di prorogare il programma d’incentivazione fino alla fine del 2026. In occasione della sua seduta del 29 gennaio 2025, il Consiglio federale ha modificato in tal senso l’ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Le modifiche entreranno in vigore retroattivamente con effetto dal 1° gennaio 2025.