Iniziativa per l’inclusione: controprogetto indiretto del Consiglio federale

L' «Iniziativa per l'inclusione» chiede l’uguaglianza, di diritto e di fatto, tra le persone con disabilità e le persone senza disabilità in tutti gli ambiti della vita. Il Consiglio federale raccomanda il rigetto dell'iniziativa popolare. Tuttavia, intende sottoporre al Parlamento un controprogetto indiretto per tenere conto in modo più rapido e tangibile delle richieste formulate con l’iniziativa. Ha quindi incaricato il Dipartimento federale dell’interno di elaborare un progetto da porre in consultazione entro la fine di maggio del 2025. Parallelamente, lo ha incaricato anche di illustrare prima dell’autunno del 2025 la necessità d’intervento per un’eventuale prossima riforma dell’assicurazione invalidità (AI).

Il 5 settembre 2024 è stata depositata l’iniziativa popolare «Per l’uguaglianza delle persone con disabilità (Iniziativa per l’inclusione)», che chiede l’uguaglianza, di diritto e di fatto, tra le persone con disabilità e le persone senza disabilità in tutti gli ambiti della vita. Le persone con disabilità devono avere diritto, entro i limiti della proporzionalità, alle misure di sostegno e di adeguamento necessarie, e in particolare il diritto di scegliere la modalità di alloggio e il luogo in cui abitare.

L’iniziativa non va oltre la Costituzione vigente

Il Consiglio federale sostiene la richiesta di fondo dell’iniziativa. Dal suo punto di vista, però, questa non apporta miglioramenti diretti per le persone interessate. In effetti, l’iniziativa impone ai legislatori a livello federale e cantonale prescrizioni in parte più concrete di quelle contenute nella Costituzione federale vigente. Tuttavia, queste possono essere dedotte già dal quadro normativo attuale. La Costituzione federale, infatti, incarica già il legislatore di eliminare gli svantaggi esistenti nei confronti delle persone con disabilità. In questo contesto, però, la Confederazione dispone di competenze molto limitate per prescrivere a livello nazionale misure tese a promuovere l’uguaglianza. Sono infatti i Cantoni a essere i principali responsabili per l’attuazione concreta del dettato costituzionale, per esempio attraverso la promozione dell’autonomia abitativa o della partecipazione alla vita sociale. Per tenere conto in modo più rapido e tangibile delle richieste formulate con l’iniziativa, il Consiglio federale contrappone a quest’ultima un controprogetto indiretto. Esso consta di due parti: una legge quadro per l’inclusione, che pone l’accento sul settore dell’alloggio, e una revisione parziale della LAI, che prevede modifiche nei settori dei mezzi ausiliari e del contributo per l’assistenza.

Misure nell’AI

La seconda parte del controprogetto indiretto prevede misure tese a migliorare l’accesso a mezzi ausiliari moderni dell’AI (p. es. apparecchi acustici o protesi). Con il controprogetto il Consiglio federale intende attuare le misure che ha proposto alla fine di giugno del 2024 nel rapporto redatto in adempimento del postulato 19.4380. L’obiettivo di queste misure è di garantire la fornitura di una gamma più vasta di mezzi ausiliari tecnicamente al passo con i tempi e di aiutare così i diretti interessati a condurre una vita autonoma.

Inoltre, è previsto un ampliamento del contributo per l’assistenza nell’AI. Quest’ultimo permette ai beneficiari di un assegno per grandi invalidi che desiderano vivere a casa, nonostante un bisogno di aiuto regolare, di assumere una persona che fornisca loro il sostegno di cui necessitano. Estendendo il contributo per l’assistenza alle persone con una capacità limitata di esercitare i diritti civili si promuoverà la loro autodeterminazione e si risponderà quindi a una richiesta ricorrente delle organizzazioni di persone disabili. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di elaborare entro la fine di maggio del 2025 un progetto da porre in consultazione che comprenda l’avamprogetto della legge quadro per l’inclusione e le misure da adottare nell’AI.

Nell’ambito di una futura revisione della LAI, è previsto anche di semplificare le varie prestazioni per la promozione dell’autonomia delle persone con disabilità in materia di alloggio. Attualmente la promozione dell’autonomia abitativa si basa su un sistema di prestazioni AI storicamente radicato. Questo comprende tra l’altro l’assegno per grandi invalidi, il contributo per l’assistenza e il supplemento per cure intensive. L’obiettivo sarebbe di trasferire questo complesso groviglio di prestazioni in un’unica prestazione che consenta di condurre una vita autodeterminata. Anche una tale prestazione soddisferebbe la richiesta dell’iniziativa per l’inclusione. 

Considerazioni per una prossima revisione della LAI

Nella sua seduta del 20 dicembre 2024, il Consiglio federale ha incaricato il DFI di sottoporgli prima dell’autunno del 2025 alcune considerazioni per una prossima revisione della LAI. L’obiettivo della revisione è di avere una panoramica dei progetti in corso e di trattarli in modo coordinato, tenendo conto nel contempo anche del recente deterioramento delle prospettive finanziarie dell’AI. Considerate le incertezze che incombono sull’attuale situazione dell’AI, la concezione di questa revisione richiede ulteriori analisi prima di poterne fissare le linee direttive. Le analisi verteranno su quattro tipi di misure:

  • quelle per contenere l’aumento del numero delle nuove rendite, 
  • quelle per ottimizzare le prestazioni, 
  • quelle sul fronte delle entrate per stabilizzare le finanze dell’AI e 
  • quelle relative all’estinzione del debito dell’AI. 

Ultima modifica 23.12.2024

Inizio pagina

https://www.bsv.admin.ch/content/bsv/it/home/assicurazioni-sociali/iv/reformen-revisionen/inklusionsinitiative-gegenvorschlag.html