Cifre chiave relative alle prestazioni all’estero
La tabella mostra che sono stati versati 5,7 miliardi di franchi a titolo di prestazioni AVS e AI a cittadini di Stati contraenti residenti all’estero. Questa cifra corrisponde a circa il 10,8 per cento dell’importo complessivo versato per le rendite AVS/AI ordinarie.
Una serie di convenzioni prevede la possibilità di versare indennità uniche anziché rendite molto esigue (quasi sempre rendite AVS).
Alcune convenzioni prevedono inoltre la possibilità di trasferire i contributi AVS (dei salariati e dei datori di lavoro) di cittadini stranieri al sistema pensionistico del loro Paese, affinché siano considerati nel calcolo della rendita.
Circa 826 000 cittadini di Stati contraenti hanno percepito prestazioni AVS all’estero; per quanto concerne le prestazioni AI, i beneficiari all’estero sono stati circa 29 000. La maggior parte di queste persone risiedeva in uno Stato dell’UE27 o dell’AELS. Tra i beneficiari di prestazioni AVS erano particolarmente numerosi quelli di cittadinanza italiana e tra i beneficiari di prestazioni AI quelli di cittadinanza portoghese.
Analogamente, il sistema di sicurezza sociale è accessibile anche per i cittadini svizzeri all’estero. Questi ultimi possono quindi percepire prestazioni AVS/AI all’estero e affiliarsi a determinate condizioni all’AVS/AI facoltativa.
I cittadini di Paesi con cui la Svizzera non ha concluso una convenzione possono riscuotere le rendite ordinarie soltanto se sono domiciliati in Svizzera e vi dimorano abitualmente. Se si trasferiscono all’estero, il diritto è sospeso. Agli stranieri che al verificarsi dell’evento assicurato non hanno diritto a una rendita o che lasciano definitivamente la Svizzera prima dell’inizio di tale diritto possono essere rimborsati, a determinate condizioni, i contributi AVS versati (da loro e dai loro datori di lavoro). Inoltre, alcune convenzioni lasciano ai cittadini dell’altro Stato contraente la possibilità di scegliere tra la riscossione della rendita e il rimborso dei contributi.
L’istituzione comune LAMal funge da organismo di collegamento per la fatturazione delle prestazioni tra assicuratori nazionali ed esteri. Da un lato, chiede agli assicuratori degli Stati dell’UE27/AELS il rimborso delle spese di assistenza che ha anticipato per i loro assicurati. Nel 2023 queste spese sono ammontate a 200 milioni di franchi (+3,1 %) per un totale di 244 532 casi (+3 %) (le percentuali fra parentesi riguardano le variazioni rispetto all’anno precedente). Dall’altro lato, l’istituzione comune LAMal chiede agli assicuratori svizzeri il rimborso delle spese per le prestazioni di cui hanno beneficiato i loro assicurati negli Stati dell’UE27/AELS, per poi corrispondere l’importo rimborsato al Paese in cui sono state dispensate le cure. Gli organismi di collegamento esteri hanno trasmesso all’istituzione comune LAMal fatture per un importo complessivo di 221 milioni di franchi (+6,9 %) per un totale di 433 951 casi (+9,1 %).