IPG in caso di assistenza a un figlio con gravi problemi di salute
Chi ha diritto alle IPG in caso di assistenza?
I genitori che lavorano hanno diritto a ricevere le IPG in caso di assistenza se:
- devono assistere un figlio con gravi problemi di salute.
Un medico deve confermare che il figlio ha gravi problemi di salute.
- il figlio ha meno di 18 anni.
Un figlio è considerato gravemente malato se:
- il suo stato di salute fisico o mentale è peggiorato improvvisamente e non si può prevedere come si svilupperà
- è possibile che le sue condizioni rimarranno sempre gravi o peggioreranno
- è possibile che morirà
- il bisogno di assistenza da parte dei genitori aumenta
- almeno uno dei genitori deve smettere di lavorare per occuparsi di lui.
Secondo la legge, una disabilità fisica e una malattia presenti fin dalla nascita non sono considerate un grave problema di salute.
Quindi se lo stato di salute del figlio con disabilità è grave ma stabile, i suoi genitori non hanno diritto all’indennità in caso di assistenza.
I genitori con un figlio che ha una grave disabilità o una grave malattia dalla nascita hanno diritto all’indennità in caso di assistenza, soltanto se lo stato di salute del figlio peggiora improvvisamente.
Indennità in caso di assistenza a un figlio con gravi problemi di salute
I genitori che lavorano hanno diritto a un congedo pagato di 14 settimane per assistere un figlio con gravi problemi di salute.
L’indennità durante il congedo è uguale all’80% del salario medio che ricevevano prima del congedo di assistenza.
Questa indennità non può superare un importo massimo.
Il congedo di assistenza può essere preso sia in una volta sola, sia in singoli giorni.
L’indennità può essere incassata per un periodo di 18 mesi.
I genitori possono dividersi liberamente le 14 settimane a cui hanno diritto.
Ad esempio uno può prendere 10 settimane di congedo e l’altro 4 settimane.
Richiesta e versamento delle indennità in caso di assistenza
Le persone che desiderano richiedere un’indennità in caso di assistenza devono compilare un formulario.
Il loro datore di lavoro invia il formulario alla cassa di compensazione che verserà i soldi.
Se sono indipendenti, cioè se lavorano per conto proprio devono inviare loro stesse il formulario alla cassa di compensazione.
