Prestazioni in funzione del bisogno per le famiglie

I Cantoni e i Comuni offrono alle famiglie diverse prestazioni in funzione del bisogno. Alcune di esse, quali le borse di studio o l’anticipo degli alimenti, sono concesse in tutti i Cantoni, mentre altre, quali le prestazioni complementari per le famiglie e gli assegni di maternità, solo in determinati Cantoni. L’Inventario dell’aiuto sociale in senso lato, pubblicato dall’Ufficio federale di statistica (UST), elenca le diverse prestazioni sociali cantonali erogate in funzione del bisogno e le riassume in modo sistematico.

Anche i Comuni prevedono prestazioni in funzione del bisogno per le famiglie. Molti di essi, ad esempio, partecipano ai costi per la custodia dei figli complementare alla famiglia.

Tentativi di armonizzazione a livello federale

Negli ultimi anni si è cercato di armonizzare a livello federale le disposizioni in materia di prestazioni complementari per le famiglie e di anticipo degli alimenti.

Introduzione di prestazioni complementari per le famiglie a livello federale

Finora quattro Cantoni (TI, VD, GE e SO) hanno introdotto prestazioni complementari per le famiglie. Nell’ambito dell’esame delle iniziative parlamentari Fehr (00.436) e Meier-Schatz (00.437) «Prestazioni complementari per le famiglie. Modello ticinese», sono stati elaborati diversi modelli per l’introduzione di prestazioni complementari per le famiglie a livello federale, i quali però non hanno incontrato il favore della maggioranza della Commissione competente. Nel giugno del 2011 le due iniziative parlamentari sono state tolte dal ruolo.

Nel parere in risposta alla mozione Feri (13.3351) «Prestazioni complementari per le famiglie. Un mezzo per lottare contro la povertà» il Consiglio federale si è detto contrario all’elaborazione di una legge quadro sulle prestazioni complementari per le famiglie. Nella sessione primaverile del 2015 il Consiglio nazionale ha respinto la mozione.

Due interventi parlamentari che formulano la stessa richiesta sono attualmente pendenti in Parlamento.

Armonizzazione dell’anticipo degli alimenti

Il 4 maggio 2011 il Consiglio federale ha adottato un rapporto sull’armonizzazione dell’anticipo e dell’incasso degli alimenti.

Nell’ambito dei dibattiti parlamentari sul nuovo articolo costituzionale sulla politica familiare (2012), il Consiglio federale si era espresso a favore dell’introduzione di un capoverso per armonizzare la prassi in materia di anticipo degli alimenti. La nuova disposizione avrebbe conferito alla Confederazione la competenza di fissare in una legge quadro standard minimi per una tale armonizzazione. Il Parlamento ha però respinto la proposta.

Sulla base del rapporto sull’assistenza in materia di alimenti, nel giugno del 2013 la CDOS ha formulato raccomandazioni sull’organizzazione dell’anticipo degli alimenti.

Un intervento parlamentare che formula la stessa richiesta è attualmente pendente in Parlamento:

Ultima modifica 07.02.2021

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