L’AVS è obbligatoria per tutti (a partire dai 20 anni) e serve a garantire la copertura del fabbisogno vitale nella vecchiaia. Diversamente dai salariati, i lavoratori indipendenti devono assumere la totalità dei contributi sociali. Spetta alla cassa di compensazione valutare se, in qualità di persona assicurata ai sensi dell’AVS, Lei è effettivamente riconosciuta anche quale persona esercitante un’attività lucrativa indipendente.
Per i lavoratori indipendenti la previdenza professionale è facoltativa. Per evitare di ritrovarsi a vivere soltanto dell’AVS nella vecchiaia, Le consigliamo di affiliarsi alla cassa pensioni della Sua associazione professionale o di aprire un conto del pilastro 3a ed effettuare versamenti regolari sul medesimo.
Le IPG compensano la perdita di guadagno delle persone che prestano servizio militare, civile, di protezione civile o di altro tipo nell’interesse della collettività e di quelle che fruiscono di un congedo di maternità, paternità, adozione o assistenza.
Anche i lavoratori indipendenti hanno diritto agli assegni familiari. Questi sono accordati in base al principio «un figlio, un assegno», vale a dire che si ha diritto a un assegno per ogni figlio, a prescindere dalla situazione personale o professionale dei genitori.
L’assicurazione contro la disoccupazione fornisce prestazioni nei casi seguenti: disoccupazione, lavoro ridotto, perdita di lavoro per intemperie e insolvenza del datore di lavoro. I lavoratori indipendenti NON sono assicurati contro questi rischi.
I lavoratori indipendenti sono meno protetti dal sistema di sicurezza sociale rispetto ai salariati. La rivista online «Sécurité sociale CHSS» dedica una serie tematica a questo argomento. ...