Copertura sociale del reddito delle persone in età attiva

Il sistema delle assicurazioni sociali adempie l’obiettivo di garantire la sicurezza materiale e l’integrazione della gran maggioranza della popolazione. Nonostante la sua complessità, finora ha dato prova di flessibilità. Il contesto sociale ed economico si è sì sviluppato, ma non al punto d’imporre il cambiamento di rotta previsto da certe proposte di riforma. Queste sono le conclusioni di un rapporto del Consiglio federale, redatto su richiesta del Parlamento, che ha analizzato la copertura sociale del reddito delle persone in età attiva.

Nel postulato «Assicurazione universale di reddito» (Po. 09.3655), la consigliera nazionale Silvia Schenker chiedeva al Consiglio federale di analizzare il sistema di sicurezza sociale e di esprimersi su una proposta di riforma radicale. Le nostre assicurazioni sociali sarebbero troppo complesse e rigide e genererebbero disuguaglianze. Per paragonare al sistema esistente alternative quali l'assicurazione universale di reddito, il reddito minimo incondizionato o una legge quadro sulla garanzia del minimo vitale, il rapporto del Consiglio federale definisce una serie di criteri di valutazione. Dall'analisi emerge che le assicurazioni sociali adempiono i loro obiettivi per la gran maggioranza delle persone in età attiva. I principi su cui esse poggiano rimangono quindi pertinenti.

Anche se il sistema attuale non è perfetto, le riforme globali non convincono. Si giustificano pertanto miglioramenti mirati per ravvicinare i vari regimi e rafforzarne il coordinamento, se ciò contribuirà ad aumentarne l'efficacia, l'equità o la trasparenza.

Rapporto del Consiglio federale "Copertura sociale del reddito delle persone in età attiva" (PDF, 904 kB, 18.09.2012)Rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato Schenker Silvia (09.3655) «Assicurazione universale di reddito» del 12 giugno 2009

Ultima modifica 03.11.2017

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