Dopo la conclusione della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha stabilito i parametri per l’attuazione e il finanziamento della 13a rendita di vecchiaia AVS. La 13a rendita di vecchiaia inizierà a essere versata nel 2026 e dovrà essere finanziata da subito in modo durevole. Le spese supplementari aumenteranno progressivamente e raggiungeranno quasi 5 miliardi di franchi all’anno nel 2030. Per mantenere la stabilità del Fondo di compensazione AVS fino al 2030 occorre aumentare l’imposta sul valore aggiunto. Il Consiglio federale stabilirà l’ammontare effettivo dell’aumento nell’autunno del 2024 in base alle nuove prospettive finanziarie dell’AVS. Nel contempo adotterà il relativo messaggio, per permettere al Parlamento di avviare i dibattiti nella sessione invernale 2024.
Nel 2026 le spese derivanti dalla 13a rendita di vecchiaia ammonteranno a circa 4,2 miliardi di franchi e nel 2030 raggiungeranno quasi 5 miliardi. La rettifica delle prospettive finanziarie dell’AVS resa nota lo scorso 6 agosto si ripercuote solo leggermente su questi dati. Come già comunicato in precedenza, con l’introduzione della 13a rendita AVS il risultato di ripartizione dell’AVS diventerà negativo a partire dal 2026. In base ai nuovi calcoli dell’UFAS, tuttavia, l’aumento del deficit negli anni successivi sarà meno rapido del previsto.
Nonostante questa nuova situazione, nelle sue considerazioni il Consiglio federale giunge alla conclusione che l’attuazione della 13a rendita di vecchiaia e la garanzia del suo finanziamento dovranno avvenire simultaneamente. Più si rimanderà l’introduzione di un finanziamento supplementare, più il livello del Fondo di compensazione AVS diminuirà rapidamente.
La maggioranza dei partecipanti alla consultazione sostiene la variante che combina l’aumento dei contributi salariali a quello dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). Dato che in base alle prospettive finanziarie rettificate il fabbisogno di finanziamento risulterà inferiore al previsto, il Consiglio federale ritiene che aumentare soltanto l’IVA sia la soluzione più adatta. Unitamente al contributo della Confederazione, adeguato al 19,5 per cento delle uscite dell’AVS, questo aumento dovrebbe permettere di coprire le spese supplementari derivanti dalla 13a rendita di vecchiaia in misura tale da garantire il raggiungimento di un livello del Fondo di compensazione AVS pari al 100 per cento delle uscite dell’AVS nel 2030. Il Consiglio federale stabilirà l’ammontare effettivo delle aliquote nell’autunno del 2024 in base alle nuove prospettive finanziarie dell’AVS.
Riduzione al 19,5 per cento del contributo della Confederazione alle uscite dell’AVS
La Confederazione fornisce attualmente un contributo pari al 20,2 per cento delle uscite annue dell’AVS. Nonostante i pareri contrari di una maggioranza dei partecipanti alla consultazione, considerato l’attuale stato delle finanze federali il Consiglio federale conferma la riduzione del contributo della Confederazione, proponendo di ridurlo al 19,5 per cento. Nel 2030 le finanze federali forniranno pertanto un contributo di circa 500 milioni di franchi alla copertura delle spese legate alla 13a rendita di vecchiaia.
Versamento annuale della 13° rendita a dicembre
La 13° rendita di vecchiaia verrà versata annualmente nel mese di dicembre a tutti i beneficiari di una rendita di vecchiaia. Il versamento annuale rispecchia la volontà espressa in votazione dal Popolo ed è stato appoggiato da una netta maggioranza nel quadro della consultazione.
Messaggio al Parlamento in autunno
Il Consiglio federale si è fissato un calendario serrato per garantire l’attuazione e il finanziamento della 13a rendita di vecchiaia nel 2026. Il messaggio sarà sottoposto al Parlamento nell’autunno del 2024 per permettere a quest’ultimo di dibattere sul disegno nella sessione invernale 2024 e nella sessione primaverile 2025.
Le modifiche di legge per l’attuazione della 13a rendita di vecchiaia e quelle per il suo finanziamento verranno proposte in un pacchetto con due progetti separati. In questo modo il Consiglio federale garantisce che le modifiche di legge per l’attuazione della decisione popolare possano entrare in vigore anche se quelle relative al finanziamento dovessero subire ritardi. La modifica dell’IVA sottostà a referendum obbligatorio, le modifiche di legge a referendum facoltativo.
A causa di due formule errate nel programma di calcolo, le prospettive finanziarie dell’AVS devono essere rielaborate. Le prospettive attualmente pubblicate NON sono più valide. Le nuove prospettive finanziarie saranno disponibili in settembre.
Ultima modifica 14.08.2024