Compito
L'AVS è il fulcro del sistema svizzero delle assicurazioni sociali e prevede il versamento di due rendite principali: una per coloro che hanno raggiunto l'età del pensionamento, l'altra per i superstiti. La rendita di vecchiaia garantisce l'indipendenza finanziaria agli assicurati che si sono ritirati dalla vita professionale una volta raggiunta una certa età. La rendita per superstiti mira ad impedire che al dolore della famiglia provocato dalla morte di un genitore o del coniuge si aggiunga una situazione finanziaria precaria.
Dodici anni dopo l'entrata in vigore dell'AVS (1948) è stata creata per la popolazione attiva l'assicurazione per l'invalidità (AI) che concede prestazioni quando l'attività lavorativa è notevolmente ridotta o resa impossibile per motivi di salute e si prefigge lo scopo d'inserire gli assicurati in una vita professionale e sociale autonoma.
Origine
Fino al diciannovesimo secolo il ruolo dell'AVS e dell'AI era assunto dai familiari, dalle organizzazioni di beneficenza e dalla Chiesa, che si occupavano delle persone inabili al lavoro e degli anziani. Oltre a ciò esisteva un'assistenza pubblica per i poveri rudimentale e sovente restrittiva. Negli anni '80 del secolo scorso si pose per la prima volta la questione di un'assicurazione federale per la vecchiaia e i superstiti. Di fatto, la povertà era molto diffusa tra le famiglie operaie e, conseguendo salari molti bassi, gli operai non potevano risparmiare nulla né per le situazioni di necessità né per la vecchiaia. Negli anni '30 la legge sull'AVS fu respinta dal popolo. Da allora la Confederazione assegnò alla fondazione "Per la vecchiaia", l'attuale Pro Senectute, un contributo annuale, pur d'importo molto modesto, per "il sostegno ai vecchi bisognosi".
Solo con l'entrata in vigore dell'AVS, nel 1948, il principio della previdenza per la vecchiaia sostituì quello dell'assistenza.
Principio dei tre pilastri
L'AVS e l'AI costituiscono insieme il primo dei tre pilastri (cioè quello statale) su cui poggia il sistema svizzero di previdenza della vecchiaia. Le prestazioni concesse sotto forma di rendita da queste due assicurazioni devono garantire il fabbisogno vitale. Se questo scopo non è raggiunto si ricorre alle prestazioni complementari (PC).
Al primo pilastro si aggiunge la cassa pensioni, cioè la previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP). Questi due pilastri garantiscono almeno il 60 per cento dell'ultimo salario e devono consentire di mantenere lo stesso livello di vita. Il primo pilastro è obbligatorio per tutti, vale a dire anche per i lavoratori indipendenti e per coloro che non esercitano un'attività lucrativa - ad esempio madri o padri che si occupano delle faccende domestiche e prendono cura dei bambini. Al secondo pilastro si devono affiliare solo i lavoratori dipendenti. Il terzo pilastro, ovvero la previdenza personale volta a coprire altre esigenze, è facoltativo ma, a differenza dei comuni risparmi, consente in parte di beneficiare di vantaggi fiscali.
Questi tre elementi costituiscono insieme il cosiddetto sistema dei tre pilastri, ancorato nella Costituzione federale dal 1972, che persegue lo scopo di soddisfare le esigenze individuali durante la vecchiaia.
Rendite di vecchiaia annue e tasso di sostituzione
Il primo grafico mostra l’importo delle rendite in franchi in funzione del salario annuo AVS, il secondo l’importo delle rendite in percentuale del salario annuo AVS. Le rendite sono state calcolate come segue: la rendita del 1° pilastro corrisponde alla rendita completa secondo l’attuale tabella delle rendite AVS, dove il salario annuo AVS è utilizzato quale base di calcolo. Per quanto riguarda la rendita della previdenza professionale obbligatoria (2° pilastro) si procede a un calcolo teorico applicando la regola d’oro (il tasso di interesse sugli accrediti di vecchiaia equivale al tasso di crescita dei salari degli assicurati). Le prestazioni del 2° pilastro sovraobbligatorio e del pilastro 3a sono state definite in modo da raggiungere complessivamente un tasso di sostituzione del reddito pari all’80 per cento.